Intervista a Fh3nix per il nuovo singolo "Granelli di sabbia"
- KYA
- 17 mar 2023
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 30 mar 2023
Ecco l'intervista completa all'artista in occasione del suo ultimo singolo, in radio dal 10 marzo

MA PRIMA... Ecco qualche info sull'autore e sul singolo: Lorenzo Servello, in arte Fh3nix, è nato nel 2006 ed è savonese. A 13 anni inizia ad avvicinarsi alla musica suonando il pianoforte, attualmente frequenta il Conservatorio a Genova. Le sue canzoni si concentrano su tutte le tematiche legate al mondo dei giovanissimi, e anche questa prosegue nella stessa direzione, ma ponendo ancora di più l'accento su cosa significhi essere giovani al giorno d'oggi e sulle incomprensioni che nascono col mondo adulto. In questo modo, l'artista lancia un messaggio importante a entrambe le parti di questo conflitto, ma questo lo spiega già lui, perciò vi lascio all'intervista, buona lettura!
Ciao Fh3nix, partiamo subito! Come hai avuto l’idea per questo singolo? Parte da qualcosa che hai vissuto personalmente?
Posso dire che con il brano volevo portare alla luce principalmente lo stato d’animo che spesso noi adolescenti proviamo, il fatto di sentirsi soli, incompresi, fuori luogo o comunque proprio per la nostra giovane età spesso gli adulti pensano che la nostra vita sia perfetta, che sia tutto rosa e fiori, ma non è così il più delle volte ci sentiamo a disagio, brutti e ci rinchiudiamo in noi stessi evitando il dialogo, nascondendoci dietro ai “va tutto bene”…recitando un copione mentre dentro di noi c’è un qualcosa che ogni giorno ci divora un po’ di più.
Cosa vuoi rappresentare esattamente con la metafora dei granelli di sabbia, da cui poi viene il titolo? Quando parlo dei granelli di sabbia, messi volutamente all’angolo della stanza, cerco di far arrivare all’ascoltatore l’immagine di come spesso noi giovanissimi ci sentiamo. Forse perché non avendo ancora un posto ben definito nel mondo, viviamo un po’ passivamente le nostre giornate, perlopiù ignorati dagli adulti che corrono frenetici tra lavoro, casa, spese e bollette, o che ci identificano all’unanimità e superficialmente come soggetti senza passioni, senza ideali, e per questo ci sentiamo proprio come granelli di sabbia dimenticati all’angolo della stanza, che nessuno guarda, che nessuno vede.
"Io oramai lo capisco perché parli con gli occhi, quante frasi hai strozzato per non farti sentire"
Avevamo già parlato insieme del tuo precedente singolo “Vorrei”, rispetto a cui questo mi è sembrato più “profondo” a primo impatto, sia per il testo che per il sound. È quello che hai sentito anche tu? Beh questo mi fa piacere, perché in effetti rispetto agli altri singoli dove perlopiù parlavo di storie d’amore, qui ho voluto far arrivare qualcosa di più maturo proprio per cercare di dire ad alta voce che, anche se ho solo 16 anni, voglio trattare argomenti più significativi e importanti e da tenere in considerazione perché questo disagio, questo sentirsi dei granelli di sabbia, è presente in tutti noi adolescenti e deve venir fuori ed essere compreso dagli adulti, perché si sente sempre più spesso di ragazzi come me che hanno disturbi alimentari o hanno tentano di togliersi la vita, proprio perché nessuno ha notato il loro stato d’animo e li ha dimenticati in un angolo credendo ai “va tutto bene”.
Nelle tue canzoni hai sempre parlato delle problematiche dei giovanissimi, ma proprio come dici tu, questa lo sottolinea ancora di più; c’è un messaggio in particolare che vuoi dare ai tuoi coetanei con questo singolo? Voglio cercare di dire a tutti i ragazzi come me, che si sentono persi e pensano di non essere abbastanza, che ognuno di noi è perfetto così com’è, che nessuno di noi è solo perché abbiamo tutti una persona nella nostra vita che ci accetta così come siamo, un amico, un fratello, un compagno... ma soprattutto, voglio dire a tutti che siamo noi per primi che dobbiamo credere in noi stessi, seguire i nostri sogni, senza farci abbattere dalle sconfitte, perché se abbiamo un sogno, un desiderio, dobbiamo seguirlo con tutte le nostre forze fregandocene di chi ci prende in giro o ci dice che siamo degli illusi o che non siamo nessuno: è meglio vivere con la consapevolezza di averci provato con tutte le forze che vivere con il rimpianto, insomma mettiamoci in gioco sempre!
"Il mondo va di fretta, non riesco a stargli dietro, abbiamo perso già tutto ma non perdiamo quel treno"
Invece per quanto riguarda gli adulti, c'è un messaggio preciso che vorresti far arrivare anche a loro? Come ho già detto con questa canzone in particolare vorrei far arrivare anche agli adulti il messaggio di imparare a leggere negli occhi dei propri figli, di interpretare le risposte evasive che diamo, di cercare di capire che dietro ai “va tutto bene” c’è un mondo e soprattutto che se stiamo chiusi in camera con le cuffie e il cappuccio della felpa sulla testa non lo stiamo facendo perché siamo maleducati, ma perché siamo maledettamente spaventati e non sappiamo più come affrontare il mondo là fuori. Vorrei cercare di far passare agli adulti, intesi non solo come genitori, ma anche come professori, il messaggio che non dovrebbero tarpire le nostre ali affondando i nostri sogni,ma lasciarci volare liberi ed essere pronti ad afferrarci se dovessimo cadere, per aiutarci a rialzarci e riprovare.
Hai appena pubblicato questo singolo, ma hai già in mente qualche prossimo progetto di cui si può rivelare qualcosa? Beh sto scrivendo alcuni brani nuovi, sono ancora delle bozze per cui niente di definito. Per il resto, sono tra i finalisti di alcuni contest come San Remo Rock, Fantastico Festival e PAE, che si terranno entro fine estate in Liguria, la mia regione, e mi iscriverò ad altri contest prossimamente…vedremo 🤞
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