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"A Luci Spente”, il nuovo album della rock band i Profusione

  • Immagine del redattore: Redazione
    Redazione
  • 22 giu 2022
  • Tempo di lettura: 6 min

Intervistiamo oggi la Rock Band i Profusione, ci presentano "A Luci Spente”, il nuovo album, che era stato anticipato dall'uscita del singolo "Un buon motivo" che nel giro di pochissimo tempo ha conquistato l'attenzione di fan e addetti ai lavori.

Ciao ragazzi, presentatevi ai lettori di Radio Indipendent. Com’è iniziato il vostro percorso artistico?

Ciao a tutti, noi siamo i Profusione. Siamo un trio Fabrizio Sola chitarra e voce, Rey Noman basso e cori, Claudio Cicchetti batteria.

La band si forma nel 1999 quando dopo alcune esperienze in varie situazioni, io (Fabrizio) decido di creare un gruppo con il quale suonare i miei brani. L’ intento della band è sempre stato quello di privilegiare l’aspetto live della nostra attività e di arrivare agli ascoltatori in modo diretto.

Abbiamo all’attivo alcuni demo e tre album ufficiali, oltre a numerosi live, sia a livello locale che fuori dalla nostra regione di appartenenza.

Siamo arrivati al vostro nuovo album “A luci spente”, parlateci di questo lavoro. Qual è il brano a cui siete più legati?

“A luci spente” è un album molto particolare, soprattutto per le condizioni ambientali in cui è stato preparato e registrato. I due anni di pandemia sono entrati prepotentemente nelle nostre vite, cambiandone parametri e tempi. Ovviamente la musica non ha fatto eccezione. Ci siamo ritrovati a registrare e lavorare sui brani a singhiozzo, schivando divieti e restrizioni, dandoci appuntamenti che non sapevamo se avremmo potuto rispettare, discutendo di idee che nell’incontro successivo avevano già preso un’altra strada. Eppure proprio questa situazione ha contribuito all’energia che abbiamo provato a trasmettere. Ad un certo punto questo album DOVEVA uscire, eravamo determinati e decisi a dare voce a quest’urgenza! Presentarlo il 10 giugno è stata una sorta di liberazione!

Per quanto riguarda le sonorità è un lavoro che attraversa tutto lo spettro sonoro dei Profusione. Ci sono i ritmi serrati, le chitarre distorte, i ritornelli urlati. Ma anche il nostro lato più psichedelico e scuro e poi un paio di episodi che non avevamo mai inserito in un album. Due brani con sonorità più intime che contribuiscono a dare un’idea globale di quello che siamo.

Per quanto riguarda un brano a cui siamo particolarmente legati, è una scelta difficile. Diciamo che per toglierci dall’impaccio possiamo indicare “A luci spente” che ha dato il titolo all’album proprio perché, concettualmente, rappresenta la situazione di incertezza e instabilità che abbiamo vissuto.

Qual è il brano su cui eravate meno convinti ma che ora vi sta stupendo?

Anche in questo caso la scelta non è facile. Forse “I miei complimenti”. È uno degli ultimi brani che abbiamo scritto e che, rispetto ad altri, avevamo suonato meno. Invece dopo averlo registrato e soprattutto suonato dal vivo, ci sta esaltando sempre di più!

Un duetto che sognate?

Questa è una bella domanda! Tralasciando i gusti personali diamo una risposta che prende spunto dalla nostra produzione. Nel nostro penultimo EP “Metabolizzare” abbiamo inciso una cover rivisitata di “L’importante è finire” di Mina, scritta da Cristiano Malgioglio. Quindi, sarà un po’ pretenzioso, ma faremmo un duetto proprio con lei. ….Anche se a pensarci bene sarebbe molto divertente anche fare un duetto con Malgioglio!

Un evento che ha segnato la vostra carriera?

Un momento tra i più esaltanti degli ultimi anni è stata la serata a Roma in supporto alla “Strana Officina”. Locale gremito e tanta energia e riscontri positivi per noi. Probabilmente non ha segnato in modo decisivo la nostra carriera, ma di sicuro è stata una serata entusiasmante!

Prossimi progetti?

Dopo questi due anni così complicati ci auguriamo innanzi tutto di poter suonare con continuità senza doverci fermare. Quindi abbiamo intenzione di portare in giro il nuovo album facendolo ascoltare a più persone possibile e, allo stesso tempo, cominciare a lavorare sui nuovi brani!

TRACK BY TRACK

COME ORA:

è il brano che apre l’album e che punta a far entrare l’ascoltatore nelle atmosfere dell’intero lavoro. Il ritmo è serrato, con basso e batteria che trainano senza pause e la chitarra distorta che sottolinea i momenti più violenti. Un giro di basso distorto che fa da tappeto alla voce precede l’entrata del ritornello dove il cantato ripete quasi ipnotico il concetto trainante del brano: niente sarà mai più come è adesso.

DIFENDERSI DA TE:

è un brano di rottura che da voce all’esasperazione. Poche frasi ripetute per dare un senso della distanza che si vuole prendere da tutto il resto. Il concetto espresso dal testo è molto semplice: non provare ad aiutarmi, perché nessuno può difendermi da quello che sono. Il ritmo è incalzante con un intermezzo noise che riporta il brano verso il ritornello.

CAMBIARE PELLE:

è un mid-time avvolgente dove le atmosfere scure la fanno da padrone. La band sottolinea il cantato nelle strofe fino all’apertura distorta del ritornello. È un brano che parla dell’essere consapevoli di quello che si è, nel bene e nel male. “Ciò che sei ti condanna, come quello che non sei”è la frase di chiusura.

A LUCI SPENTE:

è il brano che da il titolo all’album e che abbiamo scelto per sintetizzare i due anni appena trascorsi, l’assenza di certezze e l’impossibilità di fare programmi. Un percorso da fare al buio, senza appigli, in cui sei solo e spogliato di tutte le tue difese. L’atmosfera è avvolgente e rarefatta, con un lungo intermezzo strumentale che precede il finale, che ritorna lentamente al silenzio iniziale.

UN BUON MOTIVO:

è una canzone di rottura, sull’impossibilità di adeguarsi e sulle conseguenze che questo comporta. Il sentirsi bloccato, quasi in gabbia, stretto tra quello che si è e quello che converrebbe essere. Il ritornello, volutamente leggero, quasi allegro, ribadisce, con un tono quasi canzonatorio, la non volontà di uniformarsi. Il brano rappresenta fedelmente le sonorità della band. E’ un brano tirato, nervoso, con il cantato che cerca di farsi strada tra le trame costruite dagli strumenti. Il ritornello è un’apertura improvvisa nel quale l’intensità si abbassa per far strada al testo quasi cantilenante, prima del finale, di nuovo tirato, in stile punk.

CADO DA SOLO:

rappresenta una breve pausa all’interno dell’album. È un brano chitarra e voce registrato a casa e poi inserito senza ulteriori ritocchi. I rumori di fondo sono lasciati appositamente per dare il senso del momento, della quotidianità. Il testo rappresenta quasi un pensiero che affiora all’improvviso: il rendersi conto che qualcosa è cambiato, che qualcosa si è rotto.

HO IMPARATO A RIDERE:

chitarra e batteria incalzanti accompagnano le strofe con il basso che sottolinea ogni crescendo, fino ad un ritornello che permette al brano di aprirsi. Un intermezzo arpeggiato sembra spostare l’atmosfera in altri territori, prima del ritorno alle sonorità serrate dell’inizio. Il testo prende spunto dai fatti di cronaca riguardanti l’immigrazione e le tragedie dei naufragi dei clandestini, sottolineando l’impassibilità e la passività con il quale vengono accettate queste situazioni dalla gente comune.

IL TUO COLPO MIGLIORE:

il brano si muove sull’alternanza di accordi pieni e arpeggi, che accompagnano i concetti espressi dal testo. Si parla della sensazione di non riuscire mai a giocarsi in pieno le proprie possibilità, come prepararsi da sempre per una partita, senza riuscire mai a giocarla veramente. Un intermezzo strumentale divide i due ritornelli in cui, con un pizzico d’ironia, ci si chiede se l’idea di essere stato migliore di così sia reale o solo frutto di un ricordo confuso.

I MIEI COMPLIMENTI:

sonorità anni 70 per un brano che si snoda intorno ad un testo tra il rabbioso e l’autoironico. La frase scandita a ripetizione alla fine del brano è un messaggio a tutti: a chi non ha capito,a chi non ha ascoltato, ma anche a chi forse non ha saputo spiegare.

FACCIAMOCI UN BAGNO NELL’ACIDO:

il brano che chiude il lavoro si muove su un giro di chitarra acustica e sull’entrata di effetti che tendono a far diventare claustrofobica l’atmosfera generale. Si parla dell’esigenza che si sente, a volte, di farsi scivolare tutto addosso, di pulirsi da tutto quello che ci appesantisce.

Biografia

I Profusione sono una rock band di Roma formatasi nel 1999. Fin dall'inizio lo scopo del gruppo è stato quello di portare la propria musica nella dimensione live e nel corso del tempo questo è un obbiettivo che non è mai cambiato.

In questi anni i Profusione si sono impegnati in un’intensa attività live. La costante e perseverante presenza sui palchi dei maggiori locali della capitale li ha portati ad essere parte integrante del panorama underground romano.

La band ha prodotto anche tanta musica: quattro demo, “L’errore più bello” (2001), “Fastidio” (2002), “Liberarmi” (2005), “Strategie contro il vuoto” (2009), e due album, ), e due album "Nessuna Rivoluzione in arrivo" (2015) e “Metabolizzare” (2018).

Non sono mancate le soddisfazioni. A marzo del 2011 due brani dei Profusione sono stati inseriti nella compilation della rivista “Il Sottosuono” che si occupa delle realtà del rock romano. Inoltre alcuni dei loro brani sono stati inseriti nella programmazione di diverse radio: Radio Rock, Radio Meridiano 12, Radio Città Aperta, Radio Onda Rossa, Radio kaos, Radio Torino Popolare (Torino), Radio Città del Capo (Bologna) e radio CL1 (Caltanissetta).

Nel 2014 c'è un cambio di formazione nella sezione ritmica, ma la band si rimbocca le maniche e produce ancora più musica. Uscirà solo qualche mese più tardi il loro primo album, "Nessuna rivoluzione in arrivo".

A dicembre 2018 i Profusione iniziano una collaborazione con la Seahorse Recordings e danno vita al loro secondo album, "Matabolizzare".

La pandemia costringe la band a un piccolo stop, ma dopo due anni finalmente i Profusione tornano con le chitarre in mano. Il 20 aprile esce "Un buon motivo", il nuovo singolo della band che anticiperà l'uscita del loro terzo album.

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