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Intervista a Flavio Zen, Torna con Il Nuovo Singolo "Kotodama”

  • Immagine del redattore: Redazione
    Redazione
  • 30 nov 2021
  • Tempo di lettura: 4 min

Flavio Zen è tornato con un nuovo brano "Kotodama", un gioco di mix sonori, in poche parole.... "come i due opposti che si attraggono.."


Partiamo con il chiedere a Flavio Zen chi è nella vita di tutti i giorni?

Ciao ragazzi, Flavio è un laureando in comunicazione e media digitali presso l’università di Bologna che si guadagna da vivere facendo il grafico e il produttore.

Allora guardandoti allo specchio, spiegaci le differenze tra te l’artista

Dopo tanti anni che faccio musica posso dire che le due parti di me si siano finalmente intrecciate, porto sempre un po’ di uno dei miei lati nel contesto opposto. Le differenze che però rimangono è che la versione “pubblica” di me, mostra la versione di me ideale, “l’immagine residua di sé” come si diceva in Matrix 1, mentre Flavio resta una persona comune con debolezze, paure e insicurezze che la parte artistica di me cerca di risolvere.

Bene ora riesci a raccontaci senza annoiarci troppo il tuo percorso musicale?

Questa premessa mi mette un po’ in difficoltà. Senza annoiare nel senso che devo essere sintetico o che non devo perdermi in precisazioni tipo questa? Scherzo. Brevissimamente, inizio a produrre musica elettronica a 8 anni con Music 2000 (storico gioco della PS1), verso i 18 pubblico su MySpace il mio primo album rap autoprodotto. Spoiler: a 30 anni non mi sono ancora stancato.

Parlaci del tuo ultimo progetto discografico, “Kotodama”.

Il Kotodama, secondo la mitologia giapponese è lo spirito che si cela dietro la parola intesa come fonte di energia. Il brano racconta, in maniera molto metaforica, di come l’unico modo per valorizzare davvero sé stessi sia quello di scegliere con cura le parole che vogliamo dire ma soprattutto quelle che vogliamo ascoltare, dato che le parole portano con sé la loro energia positiva o negativa bisogna stare molto attenti per salvaguardare la propria salute mentale.

Con chi ti senti più legata/o o se vuoi citare chi ti ha aiutato

nel tuo percorso discografico? Raccontaci perché

Ricordo con molto affetto i miei due mentori musicali, primo fra tutti mio fratello Damiano che mi regalò Music 2000 a 8 anni, seconda persona è Roberto in arte Galan che mi ha spinto verso la scrittura dei testi dopo molti anni di sole produzioni.

Quali sono le dinamiche più importanti nel creare le tue canzoni?

La domanda mi appare molto generica, posso dire che la cosa principale che serve per creare buona musica sia avere qualcosa da raccontare, essersi preso delle pause di vita vissuta per raccogliere materiale, come fa un reporter o un giornalista in trasferta, si prendono appunti, si cerca di sciogliere man mano i nodi della vita, si hanno intuizioni, e poi quando si ha abbastanza materiale le si mette in musica.

Con chi ti piacerebbe collaborare?

Non so, un tempo avrei avuto molti nomi da citare, ma col tempo ho smesso pian piano di ragionare in questi termini. Mi spiego, secondo me avere un desiderio di questo tipo non è essenziale alla propria crescita artistica ma è quasi un volersi aggrappare al successo di qualcun altro perdendo di vista il proprio obbiettivo. Quindi per rispondere alla tua domanda dico che collaboro sempre con tanti artisti ma spesso sono persone che conosco, amici con cui è un piacere condividere una parte del proprio lavoro insieme.

Quali sono i tuoi progetti da “grande”?

Credo che la musica che facevo tra i 18 e i 21 più o meno era molto immatura, anche se ricordo che mi sforzavo molto di dire qualcosa di profondo e sensato, quello che è venuto dopo sicuramente lo reputo più maturo e soprattutto figlio di un vissuto vero, mentre in età adolescenziale la musica fatta rispecchia più le paure e i desideri piuttosto qualcosa di tangibile.

Un saluto ai nostri lettori ora!

Saluto tutti voi lettori che siete rimasti qui a leggere fino alla fine, vi mando un abbraccio grande.

Per ultimo a chi vuoi dedicare il tuo singolo “Kotodama”?

Credo che la musica sia una specie di terapia per chi la fa quindi forse può suonare un po’ autoreferenziale ma, come ogni brano che scrivo, lo dedico me stesso in modo che possa aiutarmi a superare molte delle piccole difficoltà di tutti i giorni e che magari riascoltandola in futuro possa darmi un tracciato del percorso fatto.


Biografia

Flavio Zen nasce nel caldo Giugno del '91 sotto alla cupola più alta del Salento. L'esigenza di esprimersi si manifesta fin da bambino attraverso il disegno e la scrittura. Qualche anno più tardi, nel 1999, si manifesta in lui anche la passione per la musica e la produzione musicale. Inizia ad arrangiare i suoi primi lavori sulla sua Playstation grazie a dei singolari software di producing (music 2000, music 3000, music generator e affini).

I suoi primi brani erano fortemente ispirati agli anni '90 infatti si muovevano su un sound dance. Ai tempi del liceo cambia tutto. Si avvicina al rap e trova nell'hiphop il suo vestito migliore. Si lancia nel mondo della comunicazione artistica attraverso i suoni, le immagini e le parole. Unendo la sua passione per la pittura e scrittura realizza autonomamente tutti quanti i suoi lavori e dal 2008 comincia a pubblicare in rete i suoi primi dischi rap autoprodotti.

Flavio Zen ha auto-prodotto 14 dischi ritagliandosi una nicchia di fan che lo seguono e apprezzano da diversi anni. La sua musica trova ispirazione da diverse fonti: i primi erano fortemente influenzati dal soul di Ghemon, mentre dal 2013, affinando la tecnica da beatmaker, ha elettrificato sempre più i suoni.

Nel 2016 è stato nominato MC dalla LIPS (lega italiana poetry slam) a seguito della vittoria di alcune battle territoriali. Nel corso della sua carriera ha collaborato e si è esibito con artisti di spicco della scena hip hop italiana tra cui Willie Peyote, Bassi Maestro, Johnny Marsiglia & Big Joe, Louis Dee, Barile & Gheesa, Francesco Paura e Hyst.

Flavio Zen cura tutto nei minimi dettagli: dalla grafica della copertina al suono finale. Nel corso degli anni ha sperimentato fino a creare un sound unico e tipico solo di Flavio Zen. Il 22 luglio è uscito "Sotto la mia pelle", brano che butta le basi per il nuovo singolo “Kotodama”.

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