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Intervista a Florenc Banushi in occasione del nuovo singolo "Dolce Dolcemente"

  • Immagine del redattore: KYA
    KYA
  • 15 set 2022
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 26 set 2022

ECCO L'INTERVISTA COMPLETA A FLORENCE BANUSHI, PER IL SINGOLO IN RADIO DAL 12 SETTEMBRE 2022, realizzata da KYA

MA PRIMA...

Qualche info sull'artista e sul singolo:

Florenc Banushi nasce in Albania nel 1987, dove a soli 5 anni perde il padre: questo segnerà molto la sua vita. Arrivato in Italia nel 2006, inizialmente vorrebbe diventare calciatore, ma presto capisce che il suo vero sogno è quello di scrivere canzoni. Sino ad oggi, ha composto e cantato tanti brani (sia in italiano che in albanese) che hanno temi molto profondi, quali la famiglia, l'amore, ma anche la lotta al razzismo. In questo nuovo singolo, sono proprio i sentimenti d'amore e la lotta ai pregiudizi a mescolarsi, infatti il testo parla di due giovani innamorati, mal visti dalla società essendo di origini e culture diverse. L'artista, attraverso questo singolo, vuole incoraggiare chi si trova in situazioni simili a non smettere di lottare e a coltivare i propri sogni. (articolo completo su Instagram: @ho.qualcosa.da.dire)


Ciao Florenc! Io inizierei subito a parlare di "Dolce dolcemente": come ti è venuta l'idea per questo singolo? L'hai scritta pensando a un fatto accaduto?

"Dolce dolcemente" in realtà è una storia che mi tocca personalmente, perché è una situazione che ho vissuto in prima persona e ci tenevo molto a passare questo messaggio, perché troppe persone vivono ogni giorno problemi di questo tipo ed è giusto sensibilizzare la gente e far capire che è giusto che ognuno sia libero di scegliere chi frequentare e con chi stare senza obblighi, divieti e costrizioni.

In passato hai dedicato anche alcune canzoni ai membri della tua famiglia: è un punto di riferimento davvero importante per te? Quanto ci sei legato?

La famiglia è un punto di riferimento molto importante per me, ci sono molto legato e spesso ne parlo nelle mie canzoni poiché cantando riesco a dare forma alle mie emozioni e ai miei pensieri, e credo che le canzoni più belle siano quelle che, mentre le ascolti, ti portino a pensare a qualcosa o qualcuno, a volte con un sorriso e a volte con una lacrima.

"Vieni con me e stai indifferente a tutto quello che ti dice la gente"

Per le tue canzoni, ti basi solo sulla tua esperienza e su ciò che provi tu oppure prendi ispirazione anche da qualcun'altro?

Per le mie canzoni mi ispiro ad Eros Ramazzotti e Adriano Celentano. Canto molto spesso le loro canzoni, mi piacciono molto e prendo spunto anche da loro per i miei testi.

Sei arrivato in Italia molto giovane: hai avuto difficoltà con la lingua, o ad integrarti in generale?

Sono arrivato in Italia a 17 anni, non ho avuto problemi con la lingua perché avevo studiato l'italiano a scuola, perciò non ho avuto grandi difficoltà e disagi ad inserirmi o ad adattarmi, è stato abbastanza semplice per me. Comunque credo che l'integrazione fra culture sia sempre molto importante.

"Cos'è la vita se non ho il tuo bacio al mattino? Toccami il cuore, stai attenta c'è tanto calore"

Come hai capito che il tuo sogno era cantare?

Mi è sempre piaciuto cantare ma era più una passione che un sogno, perché il mio sogno numero uno, diciamo, era diventare calciatore, ma la musica mi ha sempre accompagnato, adoro cantare, ma credevo fosse impossibile, o meglio troppo difficile e complicato poter iniziare seriamente un percorso musicale, ma poi con il passare degli anni la musica prendeva sempre più interesse dentro di me e così due anni fa ho deciso di provarci seriamente.

Cosa ti piace dell'Italia?

Dell'Italia mi piace tutto, è un bel paese, si vive bene. Sono oltretutto legato familiarmente all'Italia, perché i miei bisnonni erano di Napoli, perciò un po' d'Italia dentro di me c'è.

Cosa ti manca invece dell'Albania, quando sei lontano?

In questo momento l'unica cosa che veramente mi manca dell'Albania è la tomba di mio papà. Non poter andare da lui quando vorrei è veramente triste per me. I miei familiari sono tutti qui in Italia perciò l'unica cosa di cui sento veramente la mancanza è questa.

(Se volete ascoltare il singolo che Florenc ha dedicato a suo papà, si chiama "Nei miei ricordi" per la versione italiana e "Ne Kujtimet e Mia" per quella albanese).

"Passaporto italiano sangue dolce in amore sono albaniano"

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