Intervista a Strappo, ci racconta del fantastico brano “Tutto quello che ho dentro”
- Redazione
- 2 nov 2021
- Tempo di lettura: 4 min
Fuori dal 26 ottobre "Tutto quello che ho dentro", il nuovo singolo del rapper Strappo. Il brano anticipa l'uscita del suo nuovo album dal titolo "Stop". Ci racconta il suo percorso artistico

Partiamo con il chiedere a Strappo chi è nella vita di tutti i giorni?
Nella vita di tutti i giorni sono un ragazzo lavoratore e universitario con questa passione per la musica
Allora guardandoti allo specchio, spiegaci le differenze tra te l’artista
Guardando lo specchio non noto nessuna differenza. Forse solo una,la più evidente. Il me artista esprime di più quello che prova e quello che vive, invece il me persona fatica a tirar fuori quello che ha dentro.
Bene ora riesci a raccontaci senza annoiarci troppo il tuo percorso musicale?
Il mio percorso musicale parte in realtà all'età di 16 anni. La mia vita stava cadendo a pezzi a causa di problemi economici e famigliari ma anche scolastici. Stavo finendo allo sbaraglio. Ero un ragazzo abbastanza violento verbalmente e gettando su carta l'odio e la rabbia di quel periodo sono riuscito a cambiare diventando la persona che sono adesso. I primi progetti musicali sono stati amatoriali, poi nel 2019 ho fatto uscire un disco "Disegni Strappati" e nel 2020 un EP " Meno Di Zero PT.I" anticipato dai singoli “Senza Di Te” e “Nuovo Mondo”. Ora sto uscendo con il disco "STOP" il 29 ottobre anticipato dal singolo "Tutto Quello Che Ho Dentro".
Parlaci del tuo ultimo progetto discografico
Il mio ultimo progetto “STOP” è un progetto figlio della pandemia. Un progetto nato con l’esigenza di raccontare il periodo buio che la maggior parte di noi ha vissuto. Sentivo il bisogno di raccontarmi, di urlare al mondo la rabbia e quello che sono. Racconterò momenti ed emozioni che non ho mai condiviso e raccontato a nessuno. Cosa che Omar con fatica fa e Strappo invece no, come si può notare nel mio ultimo singolo “ Tutto Quello Che Ho Dentro”.
Con chi ti senti più legata/o o se vuoi citare chi ti ha aiutato nel tuo percorso discografico? Raccontaci perché
Sono molto legato al mio produttore Red Scare. Siamo migliori amici e ci conosciamo da 17 anni, abbiamo la stessa passione. In questo percorso sono stato aiutato dal mio team “4 Mani”. Cooperiamo per raggiungere un unico obiettivo. Grazie al lavoro di gruppo si riesce ad avere qualcosa di fresco, poiché ognuno porta sempre nuove idee e competenze diverse. Che parte dalla progettazione musicale e video fino ad arrivare alle questioni gestionali. Abbiamo lo stesso sogno in comune. Mi sento molto legato e supportato dai miei amici e dalla mia famiglia che è composta solo da mia madre e mia sorella.
Quali sono le dinamiche più importanti nel creare le tue canzoni?
Non ci sono dinamiche particolari, io solitamente cerco un suono che mi rappresenta in quel momento, Red Scare sa quanto io sia pignolo in questo. Dopo aver trovato il sound inizio a scrivere, solitamente registro solo le canzoni che mi sono uscite con spontaneità̀, senza pensarci troppo.
Con chi ti piacerebbe collaborare?
Parlare di collaborazione mi sembra un po’ eccessivo ora come ora. Ma se devo fare dei nomi faccio i nomi di Ermal Meta, Claudio Baglioni e Jovanotti
Quali sono i tuoi progetti da grande?
Il mio progetto da grande è suonare per gareggiare al festival di Sanremo e cercare di riunire tutti quelli che mi seguono in un palazzetto, anche fare uno stadio non sarebbe male come idea. Ma un passo alla volta.
Un saluto ai nostri lettori ora!
Un saluto a tutti voi che leggerete l’intervista, mi raccomando ascoltate “STOP”. Un saluto speciale anche alla mia mamma e a mia sorella. E al mio team “4 Mani”.
Per ultimo a chi vuoi dedicare il tuo singolo?
Il mio singolo “Tutto Quello Che Ho Dentro” lo voglio dedicare a tutte quelle persone che tengono dentro tutto e che non riescono ad uscire dalla placenta sociale di mostrarsi forti fuori e deboli dentro. Auguro a tutti di essere forti dentro e non solo esteriormente.
Biografia

Strappo è Omar Bendriss Miceli, 23 anni originario di Cinisello Balsamo, provincia di Milano. Il rapper ha trovato nella musica la sua forma di espressione, un modo per gridare al mondo quello che ha dentro. Un modo per far sentire la propria voce.
Strappo inizia a scrivere rime a soli 16 anni e una volta diventato maggiorenne registra le sue prime canzoni. Si trattano di prodotti ancora amatoriali, ma nel giro di qualche anno studia e rende la sua musica sempre più matura. Una ricerca costante del sound perfetto, fino ad arrivare alle sue prime pubblicazioni.
Nel 2019 esce il suo primo disco "Disegni Strappati", seguito l'anno successivo da un EP "Meno di Zero PT.I". Nel 2020 unisce le forze con altri ragazzi creando "4 Mani". Un vero e proprio team di appassionati di musica dove ognuno ricopre un ruolo ben preciso come videomaker, produttore, manager e creatore di beat. Lo scopo finale è unire le proprie competenze per creare un prodotto musicale complet
Nonostante la pandemia, il 2020 è un anno davvero importante per Strappo. Oltre alla creazione di "4 Mani" partecipa al concorso MUSIT che si è svolto completamente online. Un'opportunità interessante che ha permesso all'artista di farsi notare anche da personaggi come Michele Zarrillo.
Nel 2021 Strappo torna alla carica: il 29 ottobre pubblica "Stop", il suo nuovo album, anticipato dal singolo "Tutto quello che ho dentro".
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