Intervista Con Stefano Bruno, Ci Presenta "Eppure si muove", il nuovo singolo
- Redazione
- 21 mar 2022
- Tempo di lettura: 3 min
Intervistiamo Stefano Bruno, cantautore milanese classe 1990. La musica è sempre stata parte della sua vita, ma la passione esplode davvero a 19 anni quando inizia a scrivere i suoi primi pezzi.

Ciao Stefano, parlaci del tuo nuovo singolo. Come è nato "Eppure si muove"?
Ero in Piazza Cordusio fermo ad un semaforo e ho visto un tram. Mentre passava ho cominciato a farmi delle domande, a ridere e parlare da solo. Poi sono partiti i pensieri e la città intorno a me ha cominciato a sfumare.
Qual è secondo te la più grande differenza tra questo e i tuoi precedenti brani?
E’ un pezzo più elettronico e più orecchiabile rispetto ad altri miei brani più intimi che invece richiedono un ascolto attivo e più attento.
Un anno di pausa, come mai? In questo anno hai messo da parte la musica?
Alt! Pausa è una cosa, silenzio un’altra. Più che un anno di pausa è stato un anno fuori dai radar perché non ho pubblicato nulla di nuovo. Dopo l'uscita del disco ho passato qualche mese a promuoverlo, poi c'è stata l'ennesima zona rossa. Ma non ho messo da parte la musica. Ho continuato a lavorare, studiare, provare, ascoltare nuova musica e registrare in studio. Purtroppo quando non hai un team diventa tutto più difficile, ci sono dei tempi di attesa più lunghi prima di avere un lavoro completo, che sia una canzone o un videoclip, passano mesi. Poi mettiamoci dentro qualche imprevisto, tra cui una vasculite e un mese di ospedale, un anno passa in fretta.
Qual è l'esperienza musicale che più di tutte le altre ha segnato il tuo percorso?
Aver conosciuto Soul Voices. E’ un’ esperienza che mi ha arricchito tanto dal punto di vista emotivo e umano. Non è stato solo fare parte di un coro gospel. E’ avere avuto la fortuna di lavorare insieme a Wendell Simpkins e di stare insieme a persone meravigliose, sentendomi parte di una famiglia. Ci sono esperienze che cambiano l'umore di una giornata o addirittura la vita.
Ti piacerebbe collaborare con qualche etichetta discografica o sei più da autoproduzione?
Certo, come ho detto prima mi piacerebbe avere un team di persone che condividano i miei stessi valori e che sappiano consigliarmi, sostenermi e orientarmi nel portare avanti il mio progetto artistico. Eviterei volentieri tutte quelle menate legali, economiche, promozionali per dedicarmi soprattutto all’aspetto creativo e alla musica. E’ solo un mito dell’era digitale che gli artisti possano fare tutto da soli e raggiungere il pubblico direttamente con Internet, unendo l’imprenditoria alla creatività. La realtà è completamente diversa e chi riesce ad avere risultati con l’autoproduzione di solito è un artista popolare e di lungo corso.
Parlaci un po' di te: il tuo disco preferito?
Scegliere solo un disco mi sembra riduttivo a descrivere il mio universo. Domande come queste sono una tortura per un onnivoro musicale. Così, su due piedi scelgo Fisiognomica di Franco Battiato. E’ una scelta di cuore perchè dentro ci sono due delle mie canzoni preferite che sono E ti vengo a cercare e Nomadi. E’ anche il disco che ha educato il mio orecchio a quei suoni arabeggianti. Forse Battiato è stato l'artista che più di tutti ha influenzato il mio modo di vivere la musica come un’esperienza totale, non solo un semplice intrattenimento ma un viaggio continuo alla scoperta di sé, degli altri e del mondo.
A chi dedichi il tuo singolo Eppure si muove?
Lo dedico ai miei amici. A Davide e Omar che fin dal primo ascolto mi dicevano che era una hit e dovevo pubblicarla perché alla gente sarebbe piaciuta lo stesso nonostante le mie pippe mentali sulla qualità del mix.
E poi vorrei dedicarlo a tutte le persone che nell’ultimo periodo mi hanno dimostrato il loro affetto in ogni modo possibile. Grazie davvero.

Biografia
Stefano Bruno è un cantautore milanese classe 1990. La musica è sempre stata parte della sua vita, ma la passione esplode davvero a 19 anni quando inizia a scrivere i suoi primi pezzi.
Sono i grandi cantautori italiani ad ispirarlo in questo percorso, artisti come Battisti, Battiato, Luca Carboni, Biagio Antonacci e Tiziano Ferro.
La sua fame di conoscenza e la curiosità lo portano anche ad esplorare sound diversi e insoliti. Si innamora della musica etnica e di sonorità più cupe. La passione per la musica diventa qualcosa di più quando entra nella sua prima band. Una volta concluso questo progetto, si butta in duo, ma l'esperienza che davvero segna il suo percorso arriva nel 2017. In quest'anno entra in un coro gospel che dà a tutta la sua vita una direzione artistica diversa.
Nel 2020 decide di intraprendere un nuovo viaggio da solista. Il 29 settembre dello stesso anno pubblica il suo primo album "Per le strade del cielo" anticipato dai singoli "Ho cercato il tuo nome", "Scrivilo sul mare" e "Italia turrita".
Dopo un anno di pausa il cantautore riapre le danze del 2022 con il nuovo singolo "Eppure si muove", in uscita il 25 febbraio.
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