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Fh3nix ci parla del suo ultimo singolo "Sui sedili della metro"

  • Immagine del redattore: KYA
    KYA
  • 1 dic 2023
  • Tempo di lettura: 4 min

Aggiornamento: 12 apr 2024

Ecco l'intervista completa all'artista in occasione del suo nuovo singolo, online e in radio dal 24 novembre 2023



MA PRIMA...

Ecco qualche info sull'artista e sul singolo:

Lorenzo Servello, in arte Fh3nix, è un cantautore savonese, classe 2006. A 13 anni inizia a studiare pianoforte classico e prosegue gli studi al Conservatorio N. Paganini di Genova, ma nel frattempo scopre anche una propensione innata per il canto. Attualmente, oltre a studiare, partecipa a vari contest per diffondere la propria musica. Nelle sue canzoni affronta i temi con cui si confrontano gli adolescenti di oggi, cercando comunque di sottolineare che anche da uno sbaglio o da una storia andata male si può imparare, per poi ripartire al meglio. "Sui sedili della metro", in particolare, analizza una storia d'amore attraverso i ricordi passati dell'artista, che sviluppa la consapevolezza di una serie di elementi negativi che sono andati a complicare il rapporto con una persona. Ma ora lui ve lo spiega sicuramente meglio, buona lettura!




Ciao Fh3nix, partiamo! Mi puoi raccontare meglio del momento esatto in cui hai avuto l'idea per questo singolo? Ho sentito che è nato da una situazione concreta...

Il titolo del singolo l’ho scelto proprio perché questa canzone è nata davvero sui sedili della metro… in realtà del treno, qui a Genova non c’è la metro, e la foto è reale ed è stata fatta proprio quel giorno da mia madre (io non me ne sono nemmeno accorto) mentre tornando dal conservatorio a Genova, assorto nei miei pensieri, guardavo fuori dal finestrino e ho iniziato a cantarmi in testa questa canzone, che una volta a casa ho poi scritto di getto al pianoforte.


Il titolo ti è venuto in mente mentre pensavi a questo pezzo o è stato qualcosa che hai aggiunto dopo, ripensando al contesto?

Come vedi anticipo sempre le risposte :) Comunque il titolo è nato insieme alla canzone, o meglio, forse la canzone e il titolo questa volta sono nati insieme, perché il tutto è partito proprio da quella sera in treno quando i ricordi hanno iniziato a viaggiare nella mia mente e hanno portato a questa canzone.


"Sentire te che mi ripeti Che va tutto bene E invece non va bene niente Sono un pessimista E non mi accorgo mai Di niente"

Nel testo parli di un amore che sicuramente è stato positivo, ma che adesso sembra sfuggire, svanire. Avresti un consiglio o anche soltanto un pensiero per chi si rivede in ciò che comunichi?

Questa canzone, per chi mi segue e conosce i miei brani precedenti, possiamo dire che è un po’ il “dopo” di "Michelangelo", dove ero convinto e fiducioso di riuscire a scolpire il suo cuore di marmo… ma diciamo che è evidente come è finita . Ho già espresso più volte l’idea che comunque vada a finire una storia rimarrà sempre dentro di noi, racchiusa in uno dei tanti cassetti della memoria del nostro cervello, quello che vorrei dire a chiunque si trova in questa situazione è di non cancellare i ricordi, ma conservarli come piccoli tesori del nostro percorso in questo mondo.


Nel testo affermi anche che l'esperienza che hai vissuto ormai è vecchia, ma che resterà dentro di te: pensi che questo accada davvero, per tutte le storie d'amore?

Si lo penso davvero, ogni cosa che vivo sulla mia pelle, nella mia vita, la conservo dentro di me, nei famosi cassetti. Bella o brutta che sia ogni esperienza, ogni fatto, ogni storia d’amore ci insegna qualcosa, nel bene e nel male, e dobbiamo conservare tutto proprio per migliorarci sempre e crescere sempre più consapevoli di noi stessi e soprattutto di cosa vogliamo o, piuttosto, di cosa meritiamo di avere.


"E lo so Che tutto questo Ormai è vecchio Ma vivrà dentro di me Ancora tanto tempo"

Ora triamo un po' le fila di quest'anno, che sta per finire: sicuramente sei cresciuto molto come artista, c'è stata un'esperienza in particolare che ti porti dentro, oppure un brano che hai realizzato e che sognavi di fare da tanto?

L’esperienza più bella è che porterò con me di questo meraviglioso anno è sicuramente quando mi sono esibito sul palco del Teatro Ariston di Sanremo per la finalissima di Sanremo Rock e Trend. Emozione pura salire su quel palco e stare nel backstage dove sono stati tanti grandi artisti, si respira proprio aria di musica.


Guardando al futuro invece, hai già in mente dei progetti artistici per il prossimo anno?

Beh, progetti ne ho sempre tanti… forse troppi… intanto finire il conservatorio e poi di sicuro qualche singolo, e poi beh, a parte i contest locali, forse proverò Area Sanremo o Sanremo Giovani, non so ancora in realtà... ho un po’ di ansia al riguardo ma non si molla mai! Quindi cose belle ne arriveranno sicuramente, per il resto sono più che soddisfatto e felice di quello che sto portando avanti, e che altro dire se non viva la musica, unica certezza costante nella mia vita, da sempre.


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