Intervista ad Arianna Brizzi per il suo ultimo singolo "Daddy Issues"
- KYA
- 17 nov 2023
- Tempo di lettura: 5 min
Ecco l'intervista completa all'artista in occasione del suo nuovo singolo, online e in radio dal 27 ottobre 2023

MA PRIMA...
Ecco qualche info sull'artista e sul singolo: Arianna Brizzi nasce ad Ostia e si appassiona di musica sin da piccola, usandola come una via di fuga da regole e consuetudini da cui non si sentiva rappresentata. Da adolescente, inizia a prendere lezioni di canto e cantare in piccoli cori. Nel 2018 si laurea in Traduzione e Interpretariato a Roma, ma capisce che la sua strada è un'altra: inizialmente frequenta un'accademia di musica, sempre a Roma, ma presto comprende che lì non si sente libera di esprimersi del tutto. Ecco dunque la svolta: nel 2019 si trasferisce a Londra e nel 2022 si laurea in Music Performance all'Institute of Contemporary Music Performance, iniziando anche a rilasciare i primi brani inediti. "Daddy Issues" è proprio l'ultimo dei suoi singoli, fedele al suo stile: sarcastico, audace, senza filtri. La canzone parla di quelle persone che sembrano tenere tanto a noi e lo dimostrano attraverso parole e gesti, ma poi si scopre che in realtà volevano solo usarci e manipolarci... ma questa descrizione non rende proprio! Io vi direi di andarvela ad ascoltare, ma prima leggete qui sotto, che Arianna la spiega sicuramente meglio e parla anche un po' di sé...
Ciao Arianna, partiamo con qualche domandina su di te: attualmente vivi a Londra e sicuramente è stata importante la scelta di trasferirti. Hai trovato prima il corso che volevi fare o hai prima scelto questa città e dopo hai cercato per gli studi?
Inizialmente ho provato a studiare musica in un’accademia a Roma, ma non mi sono trovata assolutamente bene e quindi ho deciso di provare all’estero. Sapevo di voler studiare musica a Londra anche se non sapevo cosa in particolare. Londra è sempre stata la mia città preferita sin da quando ero piccola e sapevo che prima o poi mi sarei trasferita lì, specialmente dopo essermi laureata in Traduzione. Così mi sono messa a cercare e ho trovato un corso di Music Performance all’Institute of Contemporary Music Performance e in pochi mesi ho organizzato tutto, detto goodbye ad amici e parenti e a settembre 2019 sono partita.
Avresti qualche consiglio per chi, come te, sceglie di cambiare posto (e cambiare vita) e magari ha molte paure a riguardo?
Tante volte mi sono sentita dire, ma che vai a fare all’estero a studiare musica, rimani in Italia e trovati il posto fisso. Commenti che provenivano da parenti (serpenti mi permetterei di dire :D) e anche da persone che all’epoca facevano parte della mia cerchia di amici. Ma io non ho ascoltato nessuno. Volevo fare musica e anche se non c'entrava nulla con la mia laurea in lingue ho deciso comunque di proseguire e di ignorare chi continuava a dirmi che fosse una cosa inutile. Ovviamente devo anche dire che i miei genitori, seppur inizialmente non hanno mai creduto in questo progetto, hanno sempre finanziato questa passione, quindi se sono volata a Londra è anche perché me lo hanno permesso, ma una volta arrivata qui ho iniziato a trovarmi lavori di tutti i tipi per cercare di alleggerire il peso economico. Se devo essere onesta per me lasciare tutto e tutti non è stata una scelta difficile anzi, ho anche sacrificato una relazione (che di base neanche funzionava in Italia) perché per me la passione per la musica è sempre stata primaria a ogni cosa, anche agli affetti. Ma ci sono persone che magari sono titubanti e hanno paura di fare un passo del genere per via dei pregiudizi e delle critiche che possono ricevere, o perché magari non vogliono lasciare gli affetti. Quello che posso consigliare è di buttarsi, di mettere se stessi e le proprie passioni prima di ogni cosa perché alla fine solo noi sappiamo cosa è davvero giusto per la nostra vita. La gente avrà sempre da parlare, da giudicare ma bisogna imparare a fregarsene. Bisogna avere coraggio e capire che alla fine siamo noi con noi stessi, e se non combattiamo per ciò che davvero ci fa alzare la mattina, nessuno lo farà al posto nostro.
"And you crave me like a Bentley Love me when I called you Daddy Then you tell me I got issues 23 reasons to leave you"
Passiamo al singolo: come hai avuto l'idea per il testo? Si basa su un vissuto personale o è più qualcosa di costruito da altre esperienze?
"Daddy Issues" è una canzone che ho voluto scrivere dopo una situationship finita malissimo. Lui un narcisista egocentrico e io una sottona un po’ innamorata. Le scelte erano due. Prendere il primo bus per Birmingham dove lui vive e fare una sceneggiata in stile drama queen Scorpio o calmarmi, riflettere e buttare giù qualche riga. Ho questa capacità di sdrammatizzare su ogni situazione triste e pesante e credo non mi sentirete mai scrivere canzoni in cui ammetto di avere il cuore spezzato, preferisco più ironizzare su quanto sia stata illusa, nascondendo magari dolore e tristezza dietro qualche presa in giro. Ed è così che è nata "Daddy Issues"; Giuseppe e Andrea, i due produttori con cui ho lavorato, mi hanno fatto sentire questo beat un pop pop con tratti R&B: un po’ come capisci quando è amore a prima vista, così è stato con questo beat, e il testo è nato in meno di mezz’ora: in due settimane avevo tutto pronto per rilasciare.
C'è una sorta di messaggio in particolare che vuoi dare a chi ascolta le tue parole?
Con la mia musica dai toni sempre sarcastici cerco sempre di nascondere un messaggio sincero, onesto, veritiero. Parlo sempre di tutto ciò che mi accade, della mia salute mentale, che spesso non va di pari passo con quella fisica e magari non me ne prendo cura e rimane sempre un po’ indietro, o della mia vita amorosa e perché no, anche sessuale, in cui cerco di sdoganare quello stigma che viene sempre affibbiato a noi donne ma che, per fortuna, a Londra non è così pesante come in Italia, altro motivo per cui ho deciso di andarmene. E vorrei davvero che la gente riuscisse a capire se stessa attraverso la mia musica, che tutti in maniera diversa viviamo e passiamo gli stessi momenti bui e felici ed è sempre bello trovare qualcuno che ci faccia capire che i nostri problemi alla fine sono un po’ i problemi di tutti e viviamo un po’ tutti la stessa vita.
"Your business always comes first But you need to learn That women like me Are too busy to teach you how to live"
Quali sono le tue maggiori fonti di ispirazione nel mondo della musica?
Le mie ispirazioni principali sono Miley Cyrus perché sono cresciuta con lei e negli ultimi anni mi sono avvicinata tantissimo al rap inglese e ho iniziato ad ascoltare artisti come Dave, Central Cee, Raye, Russ o anche Tate McRae, Ariana Grande e ultimamente sono innamorata della Reputation Era di Taylor Swift.
Hai già in mente nuovi progetti in ambito artistico per il prossimo anno?
Sto lavorando ad un EP che uscirà il prossimo anno e non mancheranno frecciatine e il mio classico sarcasmo :D
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