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Intervista a Roccia per il suo ultimo singolo "Il sapore della cena"

  • Immagine del redattore: KYA
    KYA
  • 4 mag 2023
  • Tempo di lettura: 3 min

Ecco l'intervista completa all'artista in occasione del suo nuovo singolo, in radio dal 28 aprile 2023


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MA PRIMA... Ecco qualche info sull'artista e sul singolo: Giuseppe Roccia, in arte Roccia, è nato nel 1990 a Seriate (BG). Nella vita fa l'educatore, ma ha da sempre una forte passione per la musica hip-hop. I suoi brani raccontano storie e situazioni che probabilmente anche l'ascoltatore (o ascoltatrice!) di turno ha vissuto in qualche modo sulla propria pelle, quindi si può rispecchiare dentro le sue canzoni. Questo singolo non fa eccezione: "Il sapore della cena" parla di una discussione che si fa sempre più accesa, fino a diventare violenta, guastando l'appetito ai protagonisti di questa vicenda. Il tema principale è ovviamente quello della mancata comunicazione tra le persone, che sfocia in situazioni in cui i pensieri nella propria testa sembrano esplodere tutti assieme. Capite di cosa sto parlando, vero? E allora, dovete assolutamente ascoltare il singolo! Ma prima, vi lascio alle parole di Roccia, buona lettura ;)


Ciao Roccia, partiamo subito! Hai scelto un momento preciso della giornata in cui "ambientare" il tuo singolo: come mai proprio la cena? Come ti è venuta l’idea?

Considerando che il brano parla di una comune discussione tra esseri umani ho scelto la

cena perché generalmente è li che ci si ritrova alla fine delle giornate, ed è li che,

raccontandosi tutto, o quasi, vengono fuori le situazioni più scricchiolanti, che portano poi

alle discussioni. Spesso infatti arriviamo a fine giornata carichi di nervosismo, ansia

repressa, o gonfi di chattate inutili su Whatsapp piene di incomprensioni, ed ecco che a

tavola, poi, viene fuori tutto. Ovviamente non sempre, ma meno male.


C'è un messaggio in particolare che vuoi trasmettere attraverso questa canzone?

Se è pur vero che è molto comune discutere vorrei anche invitare gli ascoltatori a capire

che gran parte delle discussioni nascono da cose futili, si perde tempo a litigare, infatti

dico “ci tuffiamo in un bicchiere d’acqua” che riprende il detto “perdersi in un bicchiere

d’acqua”; solo che noi esseri umani siamo proprio bravi a tuffarci a capofitto dentro le

discussioni. Mi raccomando, scegliete bene le cose per cui discutere e poi, cercate di

trasformarle in confronti, non discussioni dove si sbattono le porte o fate volare piatti.


"Queste luci mettono in risalto le mie cicatrici A volte a fare male è tutto quello che non dici"

Alla fine del brano troviamo un ritornello identico ai precedenti, quindi non si capisce

bene se la situazione si riesce a calmare o se invece rimane tesa: tu l'hai immaginata in un certo modo o l'hai lasciata in sospeso volutamente?

Ottima osservazione. L’ho lasciata volutamente sospesa perché poi ogni discussione ha

una vita e una morte propria, a seconda degli attori sociali in ballo. Nei miei casi non si

sono mai risolte nel breve periodo, quindi, me la sono immaginata, ma anche vissuta, su

più giorni.


Nella locandina del singolo ci sono delle piccole emoji sparse che, ho notato, riprendono

parole del testo. È un'idea molto originale! È stata tua?

L’idea è stata mia, l’ho comunicata a Francesca La Porta che ha poi realizzato la

copertina. Abbiamo scelto insieme i colori, che personalmente mi fanno impazzire, come si

dice? Adoro! Mi piace l’idea di fornire delle immagini colorate anche per situazioni che di

colorato hanno ben poco, forse il grigio, sicuramente il nero.


"Serri i denti Però dentro tremi Sei fuori dagli schemi Con un piede sull’entrata"

Ho trovato il brano diverso rispetto al tuo precedente singolo "Labbra di sale", ma vedo

una sorta di legame nel tema: entrambi parlano di un rapporto in crisi e di comportamenti

più o meno sbagliati; questo legame è voluto o i due singoli sono pensati comunque come

due mondi a sè?

Allora, a livello di produzione e arrangiamento sono due mondo totalmente diversi, ma

perché sono due produttori diversi, ed è giusto così, ognuno col suo stile, e poi anche io

ho avuto idee leggermente diverse, che Francesco Bertanza è stato abile, capace e

competente a tradurre in musica. I due singoli raccontano di due storie diverse. Diciamo

che se LABBRA DI SALE parla di un lungo periodo, IL SAPORE DELLA CENA parla di un

momento esatto, fa la fotografia di quel dato momento della giornata e ne racconta gli

aspetti e “retroscena”.


Hai già in mente qualche progetto artistico nel prossimo futuro? Si può rivelare

qualcosa?

Per l’estate ho in programma qualche Live. Ho bisogno di fare esperienza e vivere

situazioni di vita che mi porteranno a scrivere qualcosa di nuovo. Ho certamente delle

bozze sul pc e probabilmente una di queste, verso Settembre/Ottobre potrebbe dar vita ad

un nuovo brano. Io e Francesco ci metteremo a lavoro, promesso.


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