"Freedom is an illusion", il singolo del compositore Anthony Bock
- Redazione
- 31 mag 2022
- Tempo di lettura: 6 min
Intervista con il compositore Anthony Bock, ci presenta il suo nuovo singolo “Freedom is an illusion” da pochi giorni in distribuzione!

Ciao presentati ai lettori del magazine, Com’è nata la passione per la musica?
La passione per la musica nasce fin da subito… ero piccolo, avevo all’incirca tre anni, ed in occasione del mio compleanno mio nonno decise di farmi un regalo chiedendomi di esprimere una preferenza in merito: decisi di farmi acquistare una batteria acustica… la mia scelta incuriosì tantissimo al punto tale che i miei genitori decisero di farmi intraprendere lo studio della Musica.
La mia tenera età però, mi portava altrove, ero incuriosito da ciò che mi circondasse, e non ero ancora pronto per intraprendere degli studi professionali, tali da formarmi come musicista fin da subito.
Durante il mio cammino, fui attratto frequentemente da gruppi locali che si esibivano in piazze e manifestazioni varie, a tal punto da lasciare per un attimo che ciò stavo facendo ed ascoltare fino alla fine qualsiasi esibizione musicale.
All’età di otto anni, si ripresenta un’occasione simile: in una fredda mattina di Dicembre mi trovavo in giro per le strade del centro cittadino, quando all’improvviso mi fermo dinanzi una vetrina di un negozio di strumenti musicali: entro, e decido di farmi acquistare una tastiera elettronica da mio padre per portarla a casa ed intraprendere finalmente gli studi musicali. Questa volta i miei genitori furono un po' scettici tanto da tentennare nell’acquisto, per poi essere convinti dal negoziante, e dalle sue parole nei miei riguardi per aver suonato una semplice canzoncina.
Da quel momento in poi, ho intrapreso lo studio della musica con un Maestro privato, per poi proseguire in Conservatorio con lo studio del pianoforte.
In questo lasso di tempo, ero preso dalla curiosità di andare sempre oltre e non fermarmi dinanzi a nessun ostacolo; la mia intraprendenza ha fatto si da salire su un palco già dall’età di 11 anni senza mai tralasciare gli studi.
Da quel momento in poi, non mi sono più fermato, anzi… ho cercato in ogni modo di fare anche tante esperienze per essere completo e ferrato sia con il pianoforte che con le tastiere elettroniche.
È stato un amore a prima vista, si è accesa una fiamma in me in cui ha cambiato decisamente la mia vita e il mio ESSERE nella società.
Parlaci del tuo nuovo brano, magari entrando più nello specifico, che dal solito
com’è nato…
Questo brano è nato in un momento delicato della mia vita… ero in un periodo fragile ove, non percepivo stimoli forti e sensazioni di una volta; sicuramente stava cambiando qualcosa, ero bloccato… poi, grazie ad un’intuizione del Maestro Claudio Poggi, si è riaccesa quella miccia che ha dato l’input per far nascere in me qualcosa di diverso… la mia identità artistica stava cambiando ma allo stesso tempo si stava fortificando di nuove energie, fatta di grinta, rabbia ma tanta positività.
Grazie a lui, ho trovato una nuova strada artistica, un nuovo modo di comporre, e di esecuzione... per la prima volta nella mia vita, sono riuscito a fondere il mio “classicismo” fatto di dolcezza e passione con l’acidità di suoni prettamente elettronici, che in un modo o nell’altro convivevano nella mia anima, ma non riuscivo ad estrapolarli per dar vita ad un qualcosa di nuovo... Claudio ha intuito fin dall’inizio questa chiave moderna per poter creare su di me una nuova identità artistica.
Per questo, non smetterò mai di ringraziarlo… infatti, all’interno di questo brano ci sono almeno tre tipologie diverse di approccio e di stile: l’introduzione iniziale di piano solo, caratterizza un aspetto dolce, struggente… ricco di passione e sentimento;
ad un certo punto, la scena cambia: l’approccio pianistico diventa prettamente “jazzistico” ed enfatizza delle sonorità acide e convulsive;
Infine, la melodia è caratterizzata da uno stile contemporaneo, una forma di “classicismo Primo Novecento” che viene spezzato violentemente da un vortice di note di chitarra elettrica, energica, acida e piena di rabbia… quasi a rievocare delle scene che ultimamente visualizziamo quotidianamente, di una guerra inutile e dannosa dove la distruzione prevale su tutti gli aspetti naturali e non...
In cosa ti ha cambiato musicalmente il look-down ?
Beh... inizialmente è stato drammatico... non riuscivo a trovare più la giusta motivazione e voglia di fare le cose… ma dopo alcuni giorni, mi sono immerso nel sound del mio “home studio casalingo”, e da lì che ho sviluppato e creato tantissimo... come citavo poc’anzi, grazie anche a questo brano, ho trovato la giusta strada per poter essere finalmente libero da ogni paura e/o sensazione negativa: ho sviluppato una creatività, data dalla fusione dell’aspetto sinfonico a quello moderno: un’enfasi di emozioni pure, a volte anche inquietanti, ma vere. QUESTO SONO IO!
Quali sono i tuoi pregi e i tuoi difetti?
Uno dei miei pregi, è stato (credo) quello di essere paziente, caparbio a superare ogni difficoltà fin quando non arrivavo alla soluzione; naturalmente, tutto ciò è anche dato da un carattere forte, ma debole allo stesso tempo, solare e libero di vivere secondo i giusti valori;
Tutto ciò mi porta ad essere molto creativo e trovare in ogni modo una soluzione, anche in situazioni complicate.
Un difetto che mi porto sin da piccolo è quello di essere programmatico e soprattutto abitudinario: se perdo anche per un attimo quel riferimento, sono capace di perdermi in un bicchier d’acqua in merito a questioni di semplice attuazione.
Facciamo un gioco che va di moda, paragona il tuo singolo ad un dolce, e spiegaci il perché
Il mio singolo lo paragonerei ad un gelato: nello specifico, al binomio formato da cioccolato e limone; credo sia il giusto connubio tra un sapore dolce ed accattivante, e un sapore aspro e irritante che messi insieme, si crea una nuova sinfonia del gusto.
Chi vuoi ringraziare per questo tuo nuovo percorso?
Ringrazio con grande stima ed affetto, il Maestro Claudio Poggi, in cui lo definisco “l’architetto del suono”. Devo molto a lui, data la sua infinita esperienza e cultura, ho avuto modo di apprendere tanto e solo grazie a lui se oggi è nato: FREEDOM IS AN ILLUSION.
Inoltre, voglio ringraziare il mio amico, musicista, ed ingegnere del suono Diego Spasari per la sua dedizione e professionalità che ha contribuito a dare la giusta identità timbrica a questo brano.
Infine, è doveroso ringraziare il mio “brother musicale”, un bravissimo chitarrista elettrico, Frank Tidone… è riuscito a trasmettere al brano la giusta grinta e sonorità il quale si è superato con un assolo dallo stile e carattere “internazionale”.
Dimenticavo, un ulteriore ringraziamento ad una persona che ci ha fornito la giusta carica emotiva e a non mollare il traguardo, guardando sempre dall’altra parte della barricata, tenendoci uniti e concentrati, soprattutto a non perdere di vista l’obiettivo: Carmen Camerlingo, donna umile e ricca di sentimenti…bastava un suo sorriso ed un buon caffè per iniziare nel migliore dei modi la nostra lunga ed avvincente giornata di lavoro.
Saluta i lettori e dedica a loro un brano famoso, che ha caratterizzato il tuo percorso artistico
Un caloroso saluto a tutti i lettori di INDEPENDENT MAGAZINE e li invito ad ascoltare il mio brano sulle mie pagine Facebook, Instagram, Spotify.
Un grazie speciale a tutti voi per l’attenzione e tutto lo staff di INDIPENDENT MAGAZINE.
In questo momento mi sento di dedicarvi una cover che a me personalmente ha segnato tantissimo da diversi punti di vista: sia dall’aspetto musicale che a quello emotivo: THE FINAL COUNTDOWN
Un brano che è uscito nel 1986, anno della mia nascita, che in questo momento sento ancor di più… l’attesa di questo singolo ha rappresentato per me un conto alla rovescia… e allo scadere, è stato una apoteosi di emozioni indescrivibili, che in parte devo ancora realizzare.
Auguro a tutti voi di poter percepire delle emozioni simili e di vivere il momento di attesa come un vero e proprio “final countdown”.
Grazie di cuore a tutti
Con affetto e stima
Anthony Bock

Biografia
Antonio Bocchini, in arte Anthony Bock è nato a Benevento e fin da ragazzino la sua passione per la musica ha preso il sopravvento nella sua vita. Già dall’età di 8 anni ha imparato da autodidatta a suonare le tastiere, tanto da essere conteso da numerose band locali. Si laurea in Produzione Artistica, Discografia e studio al Conservatorio Statale di Musica “Nicola Sala” di Benevento e successivamente in Musica Elettronica, abilitandosi anche all’insegnamento. Compositore di brani e colonne sonore per i principali network televisivi, vincitore del premio “Massimo Troisi” nell’ambito della kermesse “I suoni di Massimo”, durante la manifestazione “Ariano International Film Festival”. Anthony ha collaborato con molti artisti, tra cui Antonella Ruggiero, storica leader dei Matia Bazar. La sua passione per la musica è totale e totalizzante: “la Musica è protagonista sin dalle origini del mondo. Il battito del nostro cuore, visto dal punto di vista musicale, è l’esempio pratico del ritmo.” Collabora con il produttore ed editore Claudio Poggi. Anthony Bock si definisce un Musicista Creativo: “a volte meno accademico, ma con un amore infinito per quest’arte meravigliosa, che mi porta ad essere spesso uno spirito libero, controcorrente, seguendo le mie più profonde aspirazioni.
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