Intervista a Migo per il suo nuovo singolo "Mayday"
- KYA
- 28 set 2023
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 29 set 2023
Ecco l'intervista completa all'artista in occasione del suo ultimo singolo, online e in radio dal 15 settembre 2023

MA PRIMA...
Ecco qualche info sull'artista e sul singolo:
Matteo Migone, in arte Migo, è un artista genovese classe 2003. Pubblica singoli dal 2021 e ha partecipato al Fantastico Festival e anche al Tour Music Fest, in cui si è classificato tra i migliori 50 cantautori italiani, approdando in finale a San Marino. Attualmente, sta lavorando a un progetto che sarà svelato in questa stessa intervista! "Mayday" parla di amore, ma anche delle relazioni umane in generale, mostrandone sia il lato bello e sereno che quello più difficile e sofferente, che spesso è più celato, eppure così presente nella realtà. Troviamo così una fusione perfetta tra felicità e sofferenza.
Ciao Migo, iniziamo! Come hai avuto l'idea per questo singolo? Ti sei ispirato a vicende personali o più generiche?
Mi sono ispirato esclusivamente a vicende personali, in particolare nella prima strofa parlo della relazione con una ragazza, una relazione molto importante che fra alti e bassi mi ha fatto crescere molto. Nella seconda, invece, racconto sempre di relazioni umane, ma stavolta in ambito amicizia. Intorno al 2019, infatti, avevo due amici abbastanza importanti, solo che per motivazioni che non posso raccontare ci siamo allontanati. All'epoca soffrì molto ma si aprì un capitolo importante della mia vita.
Come mai hai scelto proprio "Mayday" come titolo?
Mayday è il termine canonico utilizzato per chiedere aiuto nelle comunicazioni radiotelefoniche. Mi piaceva immaginarmi nei panni di un uomo disperso chissà dove che cerca disperatamente un aiuto. Nella mia testa rafforzare con questa parola la richiesta d'aiuto la porta ad un livello successivo e ancora più disperato, rendendo al meglio il concetto che volevo esprimere.
"Insieme stiamo bene cola e malibu Sulle coste d’estate sotto a un cielo blu Il sole che scotta ho perso la rotta ma la ritroverò Tu che sei assorta nei tuoi pensieri in cui affogherò"
C'è un messaggio in particolare che vorresti dare a chi ascolta questa canzone e magari è in una storia d'amore complicata?
La fine di una relazione o la difficoltà nell'affrontarla fa parte del pacchetto che noi stessi andiamo a sceglierci dal momento stesso in cui ci tuffiamo dentro. Vanno presi come momenti di introspezione dalla quale ripartire. Ogni sofferenza arriva per darci una lezione, sta a noi capire come incanalarla e applicarla. L'importante è non chiudersi mai nel proprio dolore dandosi e dando la possibilità di amare sempre.
Come hai già detto tu, oltre che di amore parli anche di amicizie perse, un altro tema in cui molti possono rispecchiarsi: è vero che per te non sono un rimpianto ma solo degli sbagli che ti sono serviti?
Esattamente, nel testo lo dico, per me è stato un cambiamento molto importante nella mia vita. La fine di un'amicizia è un'esperienza molto dolorosa, soprattutto per come è finita la mia ahahah, ma ho capito che allontanarsi era la scelta giusta, la sofferenza momentanea di cui avevo bisogno per stare meglio successivamente, e così fu. Avevo capito cosa non volevo più in un'amicizia e attualmente mi ritengo molto fortunato ad avere chi ho affianco.
"Avevo due amici forse sinceri ora non ci parlo più Non rimpiango niente perché sto meglio sbagli della gioventù"
A livello musicale, hai delle fonti di ispirazione tra i grandi artisti?
Non c'è un artista in particolare al quale mi ispiro, mi ispiro più ai loro mood. Sono una persona a cui piace variare genere, senza darmi un'etichetta. Cerco di imparare dai grandi e mi lascio influenzare senza però chiudermi in un'unica strada. Ovviamente c'è chi ascolto più di altri, ma sono fonti d'ispirazione solamente dal punto di vista passionale legato alla musica. Vedere che sono riusciti ad inseguire i loro sogni mi da un sacco di motivazione.
Hai già in mente dei progetti per il prossimo futuro in ambito artistico?
Sto lavorando ad un EP che però deve ancora essere prodotto, registrato e definito. Ma è un progetto che ho limpido nella mia testa e sono curioso io stesso di vedere che direzione prenderà. Tratta vicende più serie rispetto a quelle raccontate finora, perciò ho anche un po' di paura, è come aprire un cassetto per me.
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