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Intervista Con Francesca Carboni, in arte #LeCoseCheNonDico

  • Immagine del redattore: Redazione
    Redazione
  • 23 gen 2022
  • Tempo di lettura: 3 min

Intervistiamo Francesca Carboni, in arte #LeCoseCheNonDico, ci presenta il nuovo primo singolo ISOLAMENTO FIDUCIARIO, nato dalla collaborazione con Beng! Dischi.

Il singolo dalle sonorità elettro-pop che si fondono con il cantautorato e l'indie-pop italiano è uscito il 14 dicembre 2021 raggiungendo i 12.000 streaming su spotify.


Ciao presentati ai lettori del magazine

Ciao lettori appassionati di independent magazine! Io sono Le Cose Che Non Dico e oggi vi terrò un po’ di compagnia con qualche curiosità! :D

Com’è nata la passione per la musica?

È nata in una colonia estiva, quando un ragazzo più grande per intrattenere noi bambini iniziò a suonare con la chitarra “Io vagabondo” dei nomadi. Quel giorno rimasi assolutamente affascinata dal modo in cui quel ragazzo suonava e cantava quel pezzo, feci di tutto per emularlo. Arrivai a prendere il bastone di una scopa e con il nocciolo di una pesca iniziai a strimpellare quella che nella mia testa era senz’altro diventata una chitarra. Poi un giorno mi regalarono una tastiera e da li iniziai ad avvicinarmi alla musica più seriamente ma con la stessa curiosità. Parlaci del tuo nuovo brano, magari entrando più nello specifico, che dal solito com’è nato…

Non è stato concepito in un periodo “convenzionale”. Niente di tutto ciò che abbiamo vissuto in questi due anni è stato tale, per questo forse il concepimento di “Isolamento Fiduciario” assume un valore diverso, insolito. É un inno alla bellezza delle piccole cose. È la nostalgia palpabile dei gesti e degli abbracci mancati. Del prendersi da bere e ballare, delle corse spensierate sopra i litorali e delle chiacchiere sotto casa alle dieci di sera a visi scoperti.

È l’esigenza di amare senza l’angoscia di “infettare”. Di viaggiare.

È nato dalla necessità di riassaporare attraverso dei ricordi la normalità, la routine, “le banalità”.

In cosa ti ha cambiato musicalmente il look-down?

Quel periodo mi ha restituito la forza di osare, sperimentare, uscire dalla mia confort-zone.

È stato paradossalmente fondamentale per me. Quando stai chiuso dentro una stanza di nove metri quadri scarsi, tutto il giorno per mesi, hai davvero tanto a cui pensare e tanto su cui riflettere. E così ci provi a rinnovarti, tanto non ti resta altro da fare!

È un esperienza che malgrado tutto ha apportato dei cambiamenti positivi e mi ha dato la possibilità di conoscere delle persone che oggi sono fondamentali per il mio percorso artistico.

Quali sono i tuoi pregi e i tuoi difetti?

Sono testarda, impulsiva e ansiosa. Ma da questi difetti in qualche modo ho imparato a trarne vantaggio, calibrandoli. A volte razionalizzo troppo, e questo forse per il mio spirito creativo e sognante può essere un difetto. I pregi sono molto soggettivi ma credo di essere una persona disponibile, accogliente e puntuale.

Facciamo un gioco, paragona il tuo singolo ad un dolce, e spiegaci il perchè

Facile! All’amaretto sardo! Pochi ingredienti ma dal grande gusto come i differenti tipi di mandorle, sia dolci che amare. Per questo hanno un retrogusto leggermente amarognolo ma piacevole. Inoltre sono croccanti all’esterno e morbidi all’interno. È un dolce contrasto di sapori e profumi, un pò come “Isolamento Fiduciario” che profuma di dolci ricordi e apparente spensieratezza, ma nel profondo si percepisce invece una malinconia velata, e questo forse è un po’ il retrogusto amaro della nostalgia.

Chi vuoi ringraziare per questo tuo nuovo percorso?

Ringrazio Nicola Barghi e Giovanni Truppa per avermi dato la possibilità di entrare nella famiglia Beng! Dischi. Ci attende un anno pieno di lavoro e novità. Sono felice!

Saluta i lettori e dedica a loro un brano famoso, che ha caratterizzato il tuo percorso artistico

Vi ringrazio per l’attenzione e l’interesse, spero di aver lasciato spazio a qualche sorriso! Vi lascio con “Canzone contro la paura” di Brunori Sas che per me, è una vitamina essenziale.

BIOGRAFIA:

Francesca nasce in Sardegna e inizia il suo percorso musicale a 10 anni con le prime lezioni di pianoforte e solfeggio, negli anni si avvicina alla musica in maniera diretta e consapevole, spinta dalla necessità di raccontarsi. Si diploma in canto moderno e composizione al CPM di Milano, esperienza fondamentale per il suo percorso artistico e personale e nel 2019 arriva in finale al Genova per Voi.







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