Intervista Con N'to Stina Ci Presenta Il Nuovo Album "Musica Per Coppiette"
- Redazione
- 26 set 2022
- Tempo di lettura: 6 min
Fuori dal 2 settembre "Musica Per Coppiette", il terzo album di N'to Stina. Undici tracce acoustic punk rock e quattro bonus track che raccontano con ironia la vita di coppia, l'amicizia e l'avventura del viaggio.

Ciao N’to Stina, parlaci di te, come sei arrivato a fare musica?
Ciao!
Mi chiamo Antonio e sono di Sansepolcro (AR), una città della valtiberina toscana che resta al confine con l’Umbria.
La passione per la musica nasce quando avevo 13 anni.
Quando frequentavo le scuole medie mi ritrovavo spesso il pomeriggio a guardare MTV e lì ho scoperto i Green Day che nel 2004 uscivano con American Idiot.
Lì mi è scattata la scintilla per il genere punk ed ho iniziato a suonare la chitarra e a scrivere testi miei, molto spesso tra i banchi di scuola e da lì a poco a comporre i miei primi pezzi.
Quali sono state le figure più d’impatto nella tua carriera
Se se si parla di band come figure d’impatto, senza dubbio i blink-182 che sono da sempre la mia band preferita e che a livello di sound (benché il mio in acustico) e composizione mi hanno ispirato non poco, i Sum 41, gli Offspring, i NOFX, ma anche band punk italiane come Punkreas, Porno Riviste, Derozer, Antefatti e gli stessi Manovalanza, band skacore delle mie parti con cui collaboro sia in studio che live da diversi anni.
Se invece si parla di singoli membri come figure d’impatto, sicuramente Tom DeLonge leader degli Angels & Airwaves ed ex-cantante e chitarrista dei blink-182, volevo essere come lui da adolescente e penso proprio di non essere stato l’unico.
Kurt Cobain, specie per il primo vero e proprio pezzo che ho composto che aveva sonorità molto grunge rispetto ai miei seguenti, e Billy Bragg che non è altro il capostipite del genere che mi definisce, l’acoustic punk, che erroneamente pensavo di avere inventato, invece cercando un po’ sul web qualche anno più tardi, scopro che negli USA è diffusissimo come genere, in gran parte grazie a lui e ai The Pogues.
Passiamo al tuo nuovo album, come è nato?
“Musica Per Coppiette” nasce prima di tutto dall’esigenza di dire la propria su certi temi quali:
L’amore, la disillusione amorosa, la vita di coppia, i sogni e le delusioni.
Senza mai intaccare l’ironia che ha sempre contraddistinto i miei album a partire dai titoli.
Ho iniziato a scriverlo nella metà del 2018, dopo la fine di una storia burrascosa che non sto a raccontarvi nei dettagli, scrivo e compongo “Arezzo/Padova”.
Da lì mi è venuto il pensiero:
“Perché non scrivo un concept album con canzoni che parlano di temi che ho già battuto in passato ma dandogli un’impronta più forte e profonda?!”
Così ho iniziato a darmi da fare per scriverlo.
So che molte mie canzoni sembrano scritte da un ragazzo ancora adolescente, immaturo e innamorato (che in parte è veramente così!) e quindi magari risultano non impegnative da scrivere ma vi assicuro che non è stato un album per niente facile da scrivere e comporre rispetto ai due precedenti.
Le canzoni che volevo scrivere non mi venivano in mente tutti i giorni e spesso succedeva che cominciavo a scriverne una e poi a metà mi bloccavo, passando giorni a scervellarmi su come potevo continuarla.
Alla fine però, dopo quasi due anni, c’è l’ho fatta, a inizio 2020 l’album era scritto e composto completamente ed il titolo è venuto fuori da solo.
Inizialmente dovevo registrarlo e produrlo tutto nello studio di Ed Menichella che è un mio amico musicista molto importante della valtiberina (Opening Act – Lorenzo Negli Stadi Tour 2015).
Registrammo insieme solo “Cazzeggiare”, che mi piacque moltissimo come suonava e poi successe che neanche una settimana dopo iniziava l’emergenza coronavirus ed il conseguente lockdown.
Ci tengo a dire che durante il lockdown, la musica per me è stata una compagna importantissima, non ho mai smesso di suonare.
Mesi più tardi, Ed purtroppo era impegnato in altri progetti suoi, giustamente e quindi a inizio 2021, ho contattato Gabriele Dolfi del DEA Recording Studio, lo stesso studio di registrazione che aveva prodotto il mio precedente album “Tempi Duri” e mi diede disponibilità a registrare.
I tempi sono stati un po’ lunghi per via dell’altro lockdown, durante l’estate ho mandato a Valentina Pagano, la mia amica bassista che volevo fortemente nell’album, i pezzi da studiare in cui avevo bisogno del suo basso, ed in autunno gli abbiamo registrati.
A differenza dei precendenti album ho pure registrato i cori in tutte le canzoni, Gabriele si è occupato di tutte le fasi di registrazione, del sound che tutto sommato è venuto abbastanza naturale e dell’editing dei pezzi e Luca Alvisi della drum machine presente nella bonus track “Al Menos Tú Me Ama Un Poco” in versione elettrica.
A maggio 2022 l’album era pronto.
Così è nato “Musica Per Coppiette”.
Qual è la canzone a cui sei più legato?
Una tra le tante, perché ce ne sono molte, è “Zurigo”.
La scrissi dopo una vacanza con mia madre in Svizzera, pensando di voler tornare alle sonorità folk di alcune canzoni del mio primo album “Fuori Dal Gruppo”.
“Parità dei sessi” è abbastanza crudo come pezzo. Come è nato?
Cosa volevi trasmettere?
Ho ricevuto molte critiche negative per questo pezzo.
Comincio col spiegare che è una canzone dalla durata di venticinque secondi, nel punk rock californiano le canzoni di simile durata vengono chiamate “joke-songs” e molto spesso contengono testi ironici.
L’ho scritta pensando a due estremi, uomini che offendono le donne chiamandole “puttane” e donne che offendono gli uomini chiamandoli “gigolò” o ancora peggio “morti di fica”, di questi tempi.
“Parità dei sessi” è un titolo ironico e il pezzo non è da prendere sul serio.
Non sono affatto una persona misogina, ho molte più amiche che amici, e se lo ero non invitavo di certo Valentina a suonare il basso nell’album.
Altra cosa che vorrei dire, mi sorprende che ci si concentri su un pezzo volutamente ironico che nel testo dice: “la donna è una puttana”, quando la maggior parte delle canzoni rap e trap italiane odierne dicono cose come: “Mi faccio quella tipa”, “Quella è la mia puttana”, “Sono pieno di troie” ecc…
E non si sa se sono ironiche o meno, molte non vengono nemmeno spiegate dagli artisti stessi
Prossimi progetti?
I miei progetti futuri tuttora sono molto incasinati:
Di certo c’è che ho una voglia matta di tornare a suonare dal vivo e al momento ho una data non ancora confermata.
Poi dato che sono al terzo album, ho intenzione di fare uscire un “Best Of” magari il prossimo anno ma non sono ancora sicuro al cento per cento perché ho delle canzoni inedite che potrebbero andare bene per una specie di EP e forse sarebbe il caso di registrare quello prima, poi sempre per il prossimo anno mi piacerebbe progettare un tour da qualche parte all’estero.
Per il futuro magari un po’ più prossimo, forse, ho in mente di registrare un intero album di mie canzoni già edite in versione elettrica in stile punk rock californiano.
Mah, in ogni caso, qualcosa scapperà fuori!

Biografia
N'to Stina è Antonio Santi, musicista instancabile sempre pronto a mettersi in gioco e sperimentare. La sua avventura inizia nel 2007 ancora adolescente con Francesco Laurenti. I due fondano nel 2012 il loro primo gruppo: i Suppengreppo. Il gruppo si fa notare su Youtube con la cover di "Knockin'on Heavens Door" di Bob Dylan. Nello stesso anno pubblicano il loro primo EP "Acoustic Hardcore" dove composizione e testi sono di N'to Stina.
In questi anni, fino al 2014, Francesco Laurenti rifiuta di esibirsi live così N'to Stina porta avanti le esibizioni in solitaria. Il nome Suppengreppo viene portato su diversi palchi tra cui il "Suono dunque sono" di Arezzo Factory e "Musica Senza Frontiere" di Altotevere Senza Frontiere, contest in cui si aggiudicano il secondo posto. Il 17 maggio 2014 esce "Fuori Dal Gruppo" primo album autoprodotto, l'ultimo a tenersi il nome Suppengreppo (poi cambiato in N'to Stina nella ristampa dell'album del 2016).
L'avventura dei Suppengreppo cambia nel giro di poco tempo. Francesco lascia la band e Antonio porta avanti il progetto come solista con il nome N'to Stina.
Antonio partecipa in questi anni anche a tantissimi progetti. Nel 2015 pubblica il suo EP "Non mollo".
Nel 2016 partecipa anche al quarto album della band rock demenziale Fresco Pipinoso e successivamente lo troviamo anche nel terzo album dei Manovalanza.
N'to Stina ama suonare ed ogni occasione è buona per presentare nuova musica, infatti mentre affianca diversi artisti nei loro progetti continua a pubblicare anche i propri brani. Finalmente nel 2017 regala al pubblico il suo secondo album "Tempi duri".
Una grande svolta per la sua carriera arriva nel 2019 quando la sua musica sbarca a Cuba. N'to Stina parte così per un tour chitarra voce che toccherà diverse città dell'isola.
Durante la pandemia continua a pubblicare nuova musica. Escono tre singoli: "Coronavirus", brano incluso nella compilation Music Against Virus, "Vecchio Punk" e "Cazzeggiare" prodotta da Ed Menichella
Dopo una piccola pausa nel 2022 N'to Stina torna più carico di prima e presenta al pubblico "Musica Per Coppiette", il suo terzo album fuori dal 2 settembre e anticipato dal singolo "Arezzo/Padova".
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