Intervista: i Loverdose ci parlano del nuovo singolo "Io sono qui"
- KYA
- 3 nov 2022
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 5 nov 2022
ECCO L'INTERVISTA COMPLETA AL GRUPPO IN OCCASIONE DEL LORO ULTIMO SINGOLO, CHE E' IN RADIO DAL 28 OTTOBRE

MA PRIMA...
Eccovi qualche info sulla band e sul singolo:
Questo singolo ha delle sonorità decisamente rock, simili a quelle di grandissimi artisti (ma non vi faccio spoiler, li trovate leggendo l'intervista!) e anticipa l'uscita del nuovo album della band, prevista per il prossimo anno. La canzone parla di una relazione tossica e di una persona che rimane ad aspettare l'altra, senza poter fare altro. Il gruppo nasce facendo cover, inizialmente formato da Alessandro Manferti (voce e chitarra), Paolo Ferraris (chitarra) e Mario Benvenuti (batteria); dal 2016 il trio inizia a comporre e pubblicare brani inediti e nel 2018... si allarga! Entrano infatti Giuseppe Luscia (basso) e Gianmarco Tempio (chitarra). Tra i numerosi progetti della band, è da sottolineare che il loro singolo "Un minuto alle 8" è stato presentato in radiovisione durante l'Eurovision 2022! Ma oggi qui ne vediamo un altro... pronti, via!
Allora ragazzi, raccontateci un po': come vi è venuta l'idea per scrivere questo singolo? E' dedicato ad una persona in particolare?
"Io sono qui" è uno dei tanti capitoli della storia di "Game Over" (album in uscita nel 2023) in cui si racconta la vita di un gruppo di amici. Le tematiche trattate sono tante, si parla d'amore, di amicizia, di sogni ma anche di fallimenti, rimpianti e delusioni. Nello specifico questo nuovo singolo parla di una relazione tossica, di una parte forte che vive la relazione in modo discontinuo e di una parte debole che pur essendo cosciente della tossicità della situazione non riesce a dire basta.
La storia che raccontate, la immaginate più con un "lieto fine" o semplicemente si chiude così?
Purtroppo è difficile immaginare un lieto fine in una relazione tossica. L'unica cosa certa è che lascerà anche dopo tanto tempo un segno profondo ed indelebile, che influenzerà indubbiamente le scelte e i pensieri che verranno fatti in futuro.
"E adesso che cos'hai perché non mi rispondi prendi e te ne vai in tasca i nostri sogni"
C'è una sorta di "morale" in questo brano? Magari un messaggio che volete trasmettere in chi ascolta?
Le nostre canzoni non sono mai scritte per mandare messaggi, consigli o suggerimenti; non l'abbiamo mai fatto e non lo faremo mai. Come diceva quel tizio "non ho consigli da dare a me figuriamoci se ne ho da dare agli altri". Tutti i brani dei Loverdose si limitano a raccontare delle storie, sono dei "romanzi musicali". Se poi qualcuno si identifica o legge tra le righe qualcosa del genere ben venga ma è una sua libera interpretazione...l'intento nostro non è mai stato quello.
La copertina con cui presentate il singolo è molto semplice, ma grazie al suo colore spicca subito. Cosa rappresenta? L'avete scelta per un motivo in particolare?
Le copertine "monocolore" sono un mood che portiamo avanti fin dal primo singolo che abbiamo fatto uscire di questo album, anche "Game Over" avrà la copertina tutta bianca. Abbiamo fatto questa scelta perché volevamo dare importanza al contenuto piuttosto che all'involucro e poi siamo convinti che la semplicità sia sempre la cosa migliore.
"Io sono qui e allora chiamami domani chiamami dai ti aspetto qui"
Avete delle fonti di ispirazione per la vostra musica? Magari altri artisti...
Siamo cresciuti negli anni 80/90 e siamo stati indubbiamente influenzati da tutto quel movimento rock e hard rock che in quel periodo ne faceva da padrone. "Radioattivo" il nostro primo album era un disco chiaramente hard rock, molto spigoloso con delle ritmiche importanti e una chitarra solista decisamente melodica a supportare la voce. In "Game Over" volevamo arrotondare un po' il sound e per far questo abbiamo aggiunto nuovi strumenti come le chitarre acustiche, il pianoforte e le tastiere che ci hanno dato l'opportunità di variare un po' il mood. Gli artisti di riferimento sono tantissimi, per citarne alcuni del nostro paese sicuramente Vasco Rossi, Negrita, Timoria, Litfiba e Ligabue.
Questo singolo è appena uscito, ma avete già in mente altri progetti per il futuro?
L'obbiettivo a breve scadenza è quello di finire l'album. In seguito ricominceremo con i Live, che sono l'unico vero motivo per cui esistono i Loverdose.
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